Dal 26 al 29 aprile torna a Bologna la sesta edizione di "Live Arts Week", evento unico in Italia dedicato alle live arts. Dislocato in vari spazi della città, la rassegna, organizzata da Xing, rende omaggio ai quarant’anni della Settimana Internazionale della Performance.
La sesta edizione di Live Arts Week, evento unico in Italia dedicato alle live arts e all’arte performativa in tutte le sue declinazioni si terrà a Bologna dal 26 al 29 aprile 2017. L’evento è ideato e realizzato da Xing, organizzazione culturale di base a Bologna che progetta, organizza e sostiene eventi, produzioni e pubblicazioni contraddistinti da uno sguardo interdisciplinare intorno ai temi della cultura contemporanea, con una particolare attenzione alle tendenze generazionali legate ai nuovi linguaggi.
Una maratona performativa
Questa sesta edizione presenta un insieme eterogeneo di performance che ruotano intorno alla presenza e all’esperienza percettiva di corpi, movimenti, suoni e visioni, con un programma-palinsesto di opere dal vivo (performance, ambienti, concerti, expanded cinema, con date uniche, produzioni e anteprime) presentate da personalità di spicco della ricerca contemporanea internazionale. Oltre venti ospiti internazionali in quattro giornate dedicate alle live arts: un’intensa maratona performativa, composta da una molteplicità di azioni, produzioni originali e prime italiane, che attraversa varie sedi della città e riattiva gli spazi della Ex GAM, rendendo omaggio alla Settimana Internazionale della Performance che proprio in quella sede - la storica Galleria d'Arte Moderna di Bologna - ha avuto luogo nel 1977.
Non spettacolo, ma atomi di spettacolo
La rassegna non antepone l’arte agli artisti, espone a forme di sensibilità e idee, accoglie opere ibride e poliglotte, ospita singolarità umane, tessendo una sorta di contro-design della fruizione. In Live Arts Week VI, non c'è spettacolo, ma atomi di spettacolo: ogni azione è un esercizio che usa il sé, il proprio corpo e il proprio vissuto, come strumenti, passando attraverso i condizionamenti identitari e sociali, per deterritorializzarsi radicalmente.
Ci attendono quattro giorni di accumulazione linguistica, di trasformazioni ed equivalenze tra elementi, di espansioni o commistioni di idiomi, di “scuro accellerazionismo“, in un flusso di avvenimenti scanditi da una temporalità irregolare e mai davvero prevedibile: questa edizione cerca di ‘fare il tempo’.
I luoghi delle Live Arts
Quattro giornate diversificate per carattere e ritmo: un opening disseminato nel centro della città tra alcune gallerie bolognesi, spazi no profit (LOCALEDUE, P420, Tripla, CAR DRDE) e il foyer Rossini del Teatro Comunale, e tre appuntamenti che restituiranno al pubblico - per questo breve periodo - le sale della Ex GAM (Galleria d’arte moderna), riconsegnata temporaneamente alla città nel suo uso originario, con segni autoriali graffianti o leggeri, densi o dilatati, individualistici o corali, in una molteplicità di azioni che ci introdurranno nel panorama variegato della performatività oggi.
Gianni Peng
Gianni Peng, nome che accompagna il festival nella sua crescita biologica, sta ad indicare il momento di queste transizioni.
E’ un fenomeno, non una persona: un nuovo soggetto identitario, improbabile ma reale, da trattare come un concetto astratto.
Quattro giorni che fanno il punto su alcune delle traiettorie artistiche contemporanee, in omaggio e in dialogo con l’evento che, quarant’anni fa e in quelle stesse sale, segnava parte di queste stesse: la Settimana Internazionale della Performance.
Live Arts Week VI: Maria Hassabi (Cipro/USA), Alexandra Bachzetsis (CH), Mette Edvardsen (N/B), Lorenzo Senni (I), Anastasia Ax/C. Spencer Yeh (S/USA/Taiwan), Dana Michel (CAN), Ulrich Krieger (D/USA), Valerio Tricoli (I/D), Antonija Livingstone/Claudia Hill (CAN/D), Nico Vascellari (I), Prurient (USA), Cristina Kristal Rizzo (I), Silvia Costa (I), Mattin/Miguel Prado (Basque Country/E/GB) feat. Margherita Morgantin/Martina Raponi (I/GB), Olivier Kosta-Thèfaine (F), Ashes Withyman Moore (CAN), Nicolàs Lamas (Peru/B) and more.
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